Ermione, la mitologia greca che rivive nella narrativa contemporanea: I retroscena romanzo con l’autrice, Valentina Ferrari

Ermione, la mitologia greca che rivive nella narrativa contemporanea: I retroscena romanzo con l’autrice, Valentina Ferrari

Ermione, la mitologia greca che rivive nella narrativa contemporanea: I retroscena romanzo con l’autrice, Valentina Ferrari Photo Credit: "Ermione", di Valentina Ferrari, Mondadori


Personaggi e scenari che hanno rappresentato un punto di riferimento nei racconti ‘altri tempi che tornano sotto la lente d’ingrandimento in una storia che si focalizza sulla mitologia greca

Le narrazioni dal respiro epico e che attingono al fascinoso mondo della mitologia hanno da sempre rappresentato un polo attrattivo importante e da non sottovalutare. Storie che fanno riferimento ai grandi classici, e che ancora oggi trovano modo di vivere (o rivivere) attraverso l’interpretazione dei nuovi autori che raccolgono la sfida di cimentarsi con esse.

Parlando di storie dal respiro “esotico” è giusto sottolineare come sappiano assumere sfumature diverse, come quelle “orientali” di “A Jeju nasce il vento”, oppure come quelle nordiche de “La condanna del silenzio”.

Si tratta in sostanza, a prescindere dall’ambito di competenza e dal range di azione dei personaggi del racconto, di un compito non da poco, e che porta a corredo con sé le immancabili pressioni del caso. D’altronde “maneggiare” certi personaggi e scenari richiede la giusta dose di coraggio e soprattutto spalle larghe, nel senso metaforico del termine. Una combo di attributi che possiamo dire appartengano a Valentina Ferrari, autrice di “Ermione”, romanzo dal respiro epico e mitologico pubblicato da Mondadori. E proprio con lei siamo andati dietro le quinte del volume, alla scoperta dei retroscena che hanno portato alla nascita del libro.


ERMIONE, I CLASSICI DELLA MITOLOGIA RIVIVONO NELLA NARRATIVA CONTEMPORANEA

Ciao Valentina, ti cedo subito la parola per introdurci al tuo libro: cosa troviamo in "Ermione"?

“Ermione è la storia della figlia di Elena di Troia (in realtà di Sparta, ma accettiamo che ‘di Troia’ sia il titolo con cui è passata alla storia) e Menelao. Il romanzo è un retelling mitologico, ma con una componente romance molto importante, una specie di ibrido tra due generi che amo. All’interno di Ermione convivono: una famiglia molto complessa, guerra, amore, sorellanza, dèi, umanità, storia, abbandono, crescita, consapevolezza.”


Un mix davvero niente male. I sentimenti sono in primo piano nel racconto: troviamo una storia d'amore d'altri tempi, che a suo modo diventa il termometro delle differenze tra le relazioni d'oggi e quelle del passato. A tal proposito, secondo te, quali sono i punti di contatto e quelli dove gli scenari sono diametralmente opposti?

“Secondo me l’aggiunta dell’amore in una dinamica di matrimonio combinato in un contesto come quello della mitologia greca è, di partenza, un’operazione di totale fantasia. È sicuramente una scelta più moderna nell’impianto del romanzo.

Detto questo, il punto di contatto a mio giudizio è la condizione per il vero amore: si ama veramente chi ci vede per ciò che siamo, oggi come ieri. Gli scenari diametralmente opposti invece sono principalmente i contesti in cui questo amore si sviluppa e vive, le condizioni a cui il sentimento è sottoposto.”


Il tuo è un libro che si fonda su elementi della mitologia greca. Quanto lavoro di ricerca ti è stato necessario per dar vita al racconto?

“Tanta ricerca continua, prima e durante la scrittura. Sono sempre stata affascinata dal mondo greco, quindi non ho iniziato questo libro completamente a ‘digiuno’, però ho dovuto controllare tutto anche più volte, questo sicuramente. Ho scelto le versioni più adatte di ogni mito, ho googlato cose improbabili, ho scoperto cose nuove, e fatto molte domande a un parente professore.”


Come è nata l'idea di focalizzarti, tra tanti proprio sul personaggio di Ermione? Al netto del fatto che alla fine la narrazione si muove tra tante "side stories"...

“Quando è nata in me l’idea di voler scrivere un retelling mitologico, dopo qualche ricerca ho capito che Ermione era la protagonista perfetta: nella mitologia greca è un personaggio secondario e sapevo che questo mi avrebbe permesso di esplorarlo senza essere influenzata da altro, avrei potuto trovarne le sfumature e donarle la mia voce, in più è un personaggio secondario immerso nella famiglia più importante dell’antica grecia, tutti intorno a lei avevano storie interessantissime che avrei potuto sfruttare per parlare di molti temi a me cari, come il potere, il femminismo, il concetto di bellezza, l’abbandono.”



IL CORAGGIO DI OSARE: IL CONFRNTO TRA LE NUOVE GENERAZIONI E LA LETTERATURA CLASSICA

I classici della letteratura antica possono magari risultare distanti, narrativamente parlando, alle nuove generazioni. Rielaborarli con un linguaggio contemporaneo - anche nella costruzione dei personaggi: nel caso di "Ermione", per esempio, facendo perno su una protagonista che prova a scardinare le tradizioni divenendo incarnazione del girl power - può essere la strada giusta per riscoprirli o quantomeno incuriosire i più giovani tra i lettori?

“Credo possa essere una via interessante da percorrere, probabilmente è più facile per un giovane lettore avvicinarsi a romanzi come il mio, rispetto a un approccio più classico, molto spesso prettamente scolastico, vissuto come una costrizione. Inserire nella narrazione elementi contemporanei può aiutare in questo senso, Ermione, infatti, pur essendo un personaggio lontano nel tempo permette al lettore un certo grado di immedesimazione: è una protagonista alle prese con dilemmi interiori che potrebbero esser definiti universali. Infine, credo che la mitologia greca aiuti da principio questa operazione - essendo ricca di temi che non passeranno mai di moda appassiona spesso anche i più giovani.”


Se guardassi al futuro, ti piacerebbe restare sul fronte della mitologia per un tuo prossimo lavoro? Se sí, quale sarebbe il personaggio che porteresti in primo piano in una storia?

“In futuro non lo escludo, assolutamente, ma probabilmente per il nuovo progetto, che conto di iniziare questa estate, mi accosterò di più al genere del romantasy. Ho un’idea che mi ronza in testa da un po’ di mesi. Comunque, un personaggio del cuore di cui mi piacerebbe tantissimo scrivere, scartato quando ho scelto Ermione, poiché assolutamente non secondario nella mitologia, è Medea. Altrimenti spostandoci dalla Grecia sceglierei Lavinia - su di lei in realtà ho già delle bozze nel mio computer, ma mi hanno battuta sul tempo.”


Un'ultima domanda: se il tuo libro fosse una canzone, quale sarebbe?

“Se dovessi scegliere una canzone che mi ricorda i sentimenti del libro direi First time di Damiano David, ma la canzone che ho ascoltato di più mentre lo scrivevo forse è stata Cardigan di Taylor Swift. Inoltre lego alcuni personaggi alle canzoni di Taylor Swift che me li ricordano: Ermione è Fearless, Oreste This is me trying, Clitemnestra Look what you made me do, Polideuce Untouchable, Menelao Right where you left me, Leda Willow.”



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