Emanule De Maria,si è buttato dalla terrazza del Duomo, dopo aver ucciso una collega e tentato di uccidere un'altra persona

Emanule De Maria,si è buttato dalla terrazza del Duomo, dopo aver ucciso una collega e tentato di uccidere un'altra persona Photo Credit: agenzia ipa
12 maggio 2025, ore 16:45
Emanuele De Maria avrebbe agito dopo aver assunto sostanze stupefacenti, ha usato il telefono della collega morta per chiamare mamma e cognata, nel 2016 aveva ucciso un'altra donna
Un caso spinoso quello di Emanuele De Maria, che si è lanciato dal Duomo di Milano uccidendosi dopo aver commesso un femminicidio e un tentato omicidio. Anche se si sospetta che abbia potuto commettere atri reati. E in questo senso si continua a indagare. Il suo permesso di lavorare all'esterno del carcere è al vaglio del ministero della Giustizia. Emanuele De Maria "meritava il permesso di lavorare fuori visto l'ottimo percorso che aveva fatto all'interno del carcere". Lo dice all'ANSA l'avvocato Daniele Tropea, legale del detenuto che lavorava in un albergo di Milano dove ha accoltellato un collega e da dove è sparita una barista trovata poi morta, con tutta probilità per mano di De Maria che alla fine ieri si è ucciso gettandosi dal Duomo. "La sua posizione era stata valutata dall'area educativa del carcere di Bollate e dal magistrato di Sorveglianza di Milano - ha aggiunto Tropea - Non mi sarei mai aspettato nulla di quanto accaduto e nemmeno che De Maria potesse trasgredire le regole".
Ogni movimento di De Maria viene ricostruito
Le indagini, coordinate dal pm De Tommasi e affidate a Polizia e Carabinieri, stanno ricostruendo i movimenti di De Maria nelle 48 ore precedenti al suo suicidio per capire dove è stato durante le notti di venerdì e sabato e se qualcuno, ignaro del suo piano omicida, gli abbia dato ospitalità. Gli accertamenti stanno cercando di appurare cosa abbia fatto negli orari in cui è sparito dai monitor delle telecamere e dalle celle telefoniche. Al momento si sa che ha spento il cellulare e ha chiamato la madre e la cognata con il telefono di Chamila, la collega cingalese poi trovata morta - che poi ha gettato in un cestino in via Bignami - per chiedere "perdono" e spiegando loro di aver fatto una "cazzata". Dopo le 17 di venerdì, quando è stato ripreso sulle scale della metropolitana, di lui si sono perse le tracce fino alla mattina dopo, quando alle 6.17 è arrivato all'Hotel Berna e ha tentato di uccidere il collega. Poi è sparito di nuovo, fino a quando ieri poco prima delle 14 si è gettato dalla terrazza del Duomo, dove era salito come un normale turista pagando il biglietto e senza essere riconosciuto perché i controlli riguardano armi, esplosivi o altro, e non l'identità delle persone. Hani Nasra, il collega che è sopravvissuto, è già stato sentito da inquirenti e investigatori, e ha spiegato di aver messo in guardia la 50enne, consigliandole di interrompere la relazione in quanto il 35enne aveva una condanna definitiva per aver accoltellato a morte, nel 2016, un'altra donna. Le autopsie non sono ancora state fissate.. ll pm di Milano Francesco De Tommasi nell'inchiesta sulla tragedia in cui la donna è morta, accoltellata alla gola ha disposto le autopsie anche per accertare se l'uomo, autore di un omicidio e di un tentato omicidio premeditati, avesse assunto sostanze stupefacenti in quei giorni.
Il commento del sindaco Giuseppe Sala
"Capisco lo sgomento, perché indubbiamente è una cosa che è difficile da spiegare ai cittadini di come, dopo un omicidio, la condanna sia di 14 anni e dopo non molti anni il condannato possa uscire". Cosi il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato del femminicidio e del tentato omicidio commessi da Emanuele De Maria, il detenuto ammesso al lavoro esterno che dopo le aggressioni si è ucciso gettandosi dalla terrazza del Duomo. "Sono le leggi però per cui - ha aggiunto a margine della 24esima esposizione internazionale della Triennale di Milano- non saprei neanche che commento fare. Certamente è una faccenda molto cruenta".