È morto Ludovico Peregrini, è stato il "Signor No" della televisione italiana

È morto Ludovico Peregrini, è stato il "Signor No" della televisione italiana Photo Credit: ANSA
09 agosto 2025, ore 18:07
Il noto autore televisivo aveva 82 anni, è stata una delle menti più brillanti dei più celebri quiz del panorama televisivo italiano
Si è spento all'età di 82 anni Ludovico Peregrini, uno dei volti storici della televisione italiana e noto al grande pubblico come il "Signor No". È morto in Bretagna, circondato dall’affetto della sua famiglia, hanno annunciato la moglie Nicou e le figlie Sofia e Anna. È rimasto fino all'ultimo un uomo pieno di curiosità, leggerezza e disponibilità a tutto e a tutti.
La carriera
Ludovico Peregrini è nato a Como il 27 giugno 1943, laureato in lettere, approdò in Rai grazie al suggerimento di un amico. Fu solo l’inizio di una carriera che lo avrebbe portato a diventare una delle menti più raffinate e creative della TV italiana. Le prime esperienze a “Settevoci”, ma il nome è legato in modo indissolubile a quello di Mike Bongiorno. Fu infatti il suo storico collaboratore. Proprio durante Rischiatutto, negli anni Settanta, venne coniato il soprannome "Signor No". La sua era la figura di un giudice severo, inflessibile ma sempre ironico. Era incaricato di far rispettare il regolamento con fermezza e garbo. I suoi “no” divennero un tormentone amatissimo dal pubblico e lo trasformarono in una vera e propria icona televisiva.
Le trasmissioni
Ludovico Pellegrini ha collaborato al successo di trasmissioni televisive come “ La ruota della fortuna”, “Bis”, “Chi vuol essere milionario?”, “Scommettiamo?”, “Telemike”, “Tutti x uno”, “Allegria!”, “Genius” e “Il migliore”. Nel 2016 tornò a vestire i panni del giudice nel remake di Rischiatutto condotto da Fabio Fazio, e proprio il conduttore lo ricorda come un amico vero. “Con lui era nata una sintonia speciale"; ha aggiunto Fazio
Non solo Tv
Il pubblico lo associa al lavoro di autore televisivo, ma Ludovico Peregrini è stato anche autore musicale. Ha infatti firmato testi per Mino Reitano, Toto Cutugno e Mina. Grande tifoso del Milan, nel 2009 accompagnò il feretro di Mike Bongiorno all’uscita del Duomo di Milano. Il gesto fu visto come di affetto e riconoscenza che suggellava un'amicizia vera e una collaborazione destinata a rimanere nella storia della televisione italiana.