Dopo la seconda ondata, Ursula von der Leyen ipotizza la terza, spaventano i timori del presidente della Commissione Europea in vista del Natale

Dopo la seconda ondata, Ursula von der Leyen ipotizza la terza, spaventano i timori del  presidente della Commissione Europea in vista del Natale

Dopo la seconda ondata, Ursula von der Leyen ipotizza la terza, spaventano i timori del presidente della Commissione Europea in vista del Natale


Bacchettati da Bruxelles i Paesi europei accusati di aver allentato troppo presto le misure anti-Covid, ora massima collaborazione e nuove misure a livello comunitario per fermare il coronavirus

A Bruxelles ha parlato oggi il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, gettando un ombra sul futuro che ci aspetta a breve termine. La situazione è grave, ha sostenuto il leader comunitario, ipotizzando un Natale diverso, quest’anno, per tutti cittadini del Vecchio Continente. La seconda ondata di coronavirus potrebbe non essere ultima, per Ursula von der Leyen che ha bacchettato i Paesi membri per aver allentato le misure anti-Covid troppo presto alla fine della prima ondata, chiedendo a tutti una maggiore collaborazione per arginare la pandemia. Le prime dosi di vaccino dovrebbero essere disponibili in Europa dal prossimo mese di aprile. Ursula von der Leyen, oggi a Bruxelles, ha presieduto il consiglio dei commissari, volto a decidere una risposta più forte all’emergenza coronavirus, al termine del quale ha tenuto una conferenza stampa.

Ursula von der Leyen parla della seconda ondata, misure anti-Covid allentate troppo presto dopo la prima

"Molte cose sono state fatte in modo corretto nella prima ondata, però le misure sono state allentate troppo presto, ecco perché c'è l a seconda ondata, che non sappiamo neppure se sarà l'ultima". Così il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, oggi a Bruxelles. "Credo che il Natale di quest'anno sarà un diverso, dipende molto dai nostri comportamenti individuali, dipende molto anche dal comportamento degli stati membri”, ha aggiunto.

Per Bruxelles primi vaccini in arrivo in Europa ad aprile, nello scenario migliore  

Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, prevede la possibilità di una disponibilità di dosi di vaccino anti-Covid pari a 50 milioni al mese, a partire dal prossimo mese di aprile. "Nel miglior scenario possibile se tutti i candidati per la produzione dei vaccini avessero successo, nel 2021 avremo 1 miliardo e 220 milioni di vaccini. Ma anche se tutti i candidati non dovessero riuscire, potremo vaccinare 700milioni di persone", ha spiegato il leader in una conferenza stampa.

Per vincere la battaglia contro il coronavirus l’Unione Europea punta a strategie comuni

Domani i capi di Stato e di governo si riuniranno virtualmente, l'obiettivo è una migliore coordinazione per sconfiggere il covid. “Chiederò una maggiore condivisione di dati con la piattaforma dell'agenzia europea Ecdc. Creeremo una piattaforma europea di consulenti scientifici nazionali sul Covid per lo scambio di informazioni e le strategie" ha dichiarato Ursula von Der Leyen. La situazione è molto grave, secondo il presidente della Commissione Europea che oggi ha anticipato alcune misure in arrivo, dall'incremento all'accesso a test rapidi a norme per viaggiare sicuri. “Nessuno Stato membro uscirà in sicurezza da questa pandemia fino a quando non lo faranno tutti", ha concluso.

Il vaccino non avrà un effetto miracoloso, per sconfiggere il covid servirà tempo

Lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus efficace e sicuro richiederà tempo e non è la soluzione miracolosa che cambia tutto da un giorno all'altro”, ha sottolineato il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, rispondendo ad una domanda in videoconferenza stampa a Bruxelles, dopo il collegio dei commissari che ha varato nuove misure per intensificare la lotta al coronavirus Sars-CoV-2.



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