Conflitto in Medio Oriente, scambio di missili tra Israele e Iran. Teheran minaccia: attiveremo cellule dormienti negli Usa

Conflitto in Medio Oriente, scambio di missili tra Israele e Iran. Teheran minaccia: attiveremo cellule dormienti negli Usa Photo Credit: fotogramma
23 giugno 2025, ore 11:45
Sirene a Tel Aviv e a Gerusalemme, la popolazione nei rifugi. Colpiti aeroporti e infrastrutture in Iran. Massima allerta negli Usa: minaccia terrorismo elevata. Crisi energetica globale tra le possibili risposte dell'Iran
Dopo l’attacco americano ai siti nucleari dell’Iran, continuano gli scambi di missili tra Tel Aviv e Teheran. Risuonano le sirene nelle principali città israeliane, a Gerusalemme l’esercito ha ordinato ai residenti di rifugiarsi nelle safty room. Colpiti diversi aeroporti sul territorio iraniano dove 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti, secondo le forze dello stato ebraico. Teheran accusa gli stati Uniti di aver attaccato durante i colloqui sul nucleare, ‘un tradimento della diplomazia’, non dimenticheremo, dice il portavoce del ministro degli esteri. Il ministro della Difesa di Tel Aviv Katz ha dichiarato che le forze israeliane stanno colpendo ‘i simboli del regime nel cuore di Teheran con un’intensità senza precedenti’, poi ha aggiunto che ‘il dittatore dell’Iran sarà punito per ogni colpo sparato su Israele’.
'IL NEMICO SARA' PUNITO'
La Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, nella sua prima dichiarazione dopo gli attacchi americani ai siti nucleari del Paese, ha postato su X l'immagine di un teschio con la Stella di David sullo sfondo di edifici in fiamme. 'Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine. Deve essere punito, lo stiamo facendo ora e la punizione continuerà', ha scritto. 'Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese', ha detto il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano Abdolrahim Mousavi.
LA MINACCIA NEGLI USA
I vertici iraniani ragionano sulle ritorsioni da mettere in campo tra le quale la chiusura dello stretto di Hormuz, dal quale passa gran parte del petrolio globale, che provocherebbe una crisi energetica mondiale. Pechino invita "le parti in conflitto a evitare risolutamente un'impennata della guerra e a tornare sulla strada della politica". Araghchi, il ministro degli esteri iracheno è a Mosca per incontrare Putin. Intanto, l'amministrazione Trump è in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione negli Stati Uniti, L'Iran aveva avvertito il leader americano che, se fosse stato attaccato, avrebbe attivato attacchi con cellule dormienti all'interno del suo Paese. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: 'Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata nel Paese'.