Cina e UE rispondono ai dazi. Trump, "trasferite le aziende in America"

Cina e UE rispondono ai dazi. Trump, "trasferite le aziende in America"

Cina e UE rispondono ai dazi. Trump, "trasferite le aziende in America"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


09 aprile 2025, ore 18:00

Pechino ha innalzato le tariffe sui beni made in Usa all'84%, e l'Unione europea è pronta a venti miliardi di euro di controdazi

Mentre l’Unione europea studia contromisure e annuncia la possibilità di colpire le Big Tech americane per ovviare ai dazi imposti dagli Stati uniti, è la Cina a rispondere pesantemente a Donald Trump alzando le tariffe sui beni prodotti in America dal 34% all'84% con l’invito a Washington a correggere immediatamente le proprie “pratiche sbagliate” e ad annullare tutte le tariffe unilaterali contro Pechino. Da parte sua, però, il presidente americano rassicura e dice di sapere ciò che fa, invitando le aziende a trasferirsi negli Stati uniti per non avere dazi e aggiungendo poi, con altri termini, che i Paesi colpiti dalle nuove tariffe lo starebbero chiamando per "baciargli il c**o" per trattare un accordo.

La risposta cinese

In giornata sono arrivate due importanti risposte all'innalzamento delle tariffe deciso dal presidente degli Stati uniti. La prima è stata quella cinese: Pechino ha deciso di innalzare a sua volta le tariffe sui beni prodotti negli Stati uniti dal 34% all'84%. Il Ministero delle Finanze cinese ha fatto sapere che saranno analizzate anche "altre questioni", ma intanto Pechino ha esortato Washington a correggere immediatamente le proprie "pratiche sbagliate" e a risolvere adeguatamente le divergenze attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco. Non solo: Pechino ha emesso un'allerta per i turisti cinesi in viaggio negli Stati Uniti, ricordando loro di "valutare i rischi di un viaggio in America" e di "viaggiare con cautela" a causa del recente "deterioramento delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti e la situazione della sicurezza interna" negli Usa. Il ministero dell'Educazione, poi, ha anche emesso un'allerta per "alcuni studenti" basati proprio in America. Tutte contromisure che il segretario americano del Tesoro Scott Bessent ha definito una "sconfitta" per la stessa Cina.

Le contromisure europee

Secondo fonti della Commissione europea, l'Unione è pronta a varare contromisure per oltre venti miliardi di euro rispetto all'innalzamento delle tariffe sui propri beni esportati negli Stati uniti. I nuovi dazi europei nei confronti degli Usa saranno riscossi a partire dal prossimo 15 aprile per un valore complessivo pari a 20,9 miliardi di euro. La riscossione dovrebbe avvenire in maniera graduale: la prima tranche al via il 15 aprile varrebbe 3,9 miliardi di euro, la seconda del 16 maggio 13,5 miliardi e la terza, il primo dicembre, 3,5 miliardi.

Trump, "trasferite le aziende in America"

Dopo che il presidente americano si era detto sicuro di ciò che fa, aggiungendo poi che i Paesi colpiti dalle nuove tariffe lo starebbero chiamando per "baciargli il c**o" per trattare un accordo, Donald Trump ha pubblicato un nuovo post sul (suo) social network Truth. Nel post, Trump ha invitato le aziende a trasferirsi negli Stati uniti per evitare i dazi: "Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora".


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