
Chiusa a Ivrea l’inchiesta sulla strage di Brandizzo, cade l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale
24 luglio 2025, ore 18:30
Sono 21 le persone indagate per il disastro ferroviario in cui morirono nel 2023 cinque operai
A quasi due anni dal disastro ferrovario si è chiusa con 24 indagati, 21 persone fisiche e 3 società, l’inchiesta sulla strage di Brandizzo, avvenuta nel torinese. Cade l’accusa più grave: quella di omicidio volontario con dolo eventuale, accusa inizialmente ipotizzata dalla procura di Ivrea. L’accusa declinata a vario titolo dai magistrati nei confronti degli indagati è di omicidio colposo. La notte tra il 30 e il 31 agosto del 2023 , lo ricordiamo, cinque operai Sigifer furono travolti e uccisi da un treno che viaggiava a 160 chilometri all’ora. Kevin Laganà, 22 anni, la vittima più giovane, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo furono investiti in pieno dal convoglio diretto al deposito. Le società indagate sono Rfi, Sigifer di Borgo Vercelli e Clf di Bologna.
Tra le persone indagate figurano Antonio Massa, in qualità di dipendente e capo tecnico di Rfi e Andrea Girardin Gibin, capo squadra Sigifer. Quest’ultimo secondo l'accusa quella notte non avrebbero impedito che gli operai iniziassero i lavori all'interno dell'infrastruttura ferroviaria prima che fosse ottenuta l'interruzione della circolazione. Nell’elenco degli indagati figurano anche due ex amministratori di Rfi: Vera Fiorani, amministratore delegato dell'azienda fino al 19 maggio 2023, e il successore Gianpiero Strisciuglio rimasto in carica fino al marzo 2025.
"Sono felice che nel giorno del mio compleanno siano state chiuse le indagini sulla strage di Brandizzo in cui è morto mio figlio: è stato sicuramente un regalo di Kevin. Attendiamo ora di vedere le carte", ha dichiarato all'associazione 'Sicurezza e Lavoro' Massimo Laganà commentando la chiusura indagini della procura di Ivrea.
''Attendevamo da tempo la notizia la chiusura delle indagini sulla strage ferroviaria di Brandizzo e ci auguravamo, così come è stato, che arrivasse prima del prossimo anniversario della tragedia, che anche quest'anno commemoreremo con la 'Settimana del Lavoro Sicuro', insieme a Istituzioni e sindacati: era doveroso nei confronti dei familiari delle cinque vittime''. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro ."'Ci congratuliamo con la Procura di Ivrea per aver svolto in tempi rapidi un lavoro di indagine sicuramente molto complesso, completato nonostante le note carenze di organico. Ora speriamo si celebri presto il processo, per il quale l'associazione Sicurezza e Lavoro intende costituirsi parte civile. Occorre fare chiarezza e intervenire sulle cause della strage'', ha aggiunto la stessa fonte.