Catania, padre uccide il figlio 23enne, con colpo di pistola che impugnava per sedare una lite durante una festa

Catania, padre uccide il figlio 23enne, con colpo di pistola che impugnava per sedare una lite durante una festa

Catania, padre uccide il figlio 23enne, con colpo di pistola che impugnava per sedare una lite durante una festa   Photo Credit: agenzia ipa


29 aprile 2025, ore 16:30 , agg. alle 17:19

Nella villa dell'imprenditore a San Gregorio di Catania, che veniva utilizzata per feste private, è scoppiata una rissa che l'uomo ha cercato di sedare sparando in aria

Una festa trasformata in tragedia, con una dinamica dei fatti tutta da ricostruire, che causato la morte di un ragazzo di 23 anni, apparentemente per mano del padre , imprenditore 62enne, che impugnava una pistola durante le concitate fasi una lite. La rissa è scoppiata nella villa di proprietà dell’uomo a San Gregorio di Catania, che veniva utilizzata per eventi privati. Vi si stava festeggiando un compleanno, con la presenza di molte persone, per lo più ragazzi.

Dalla lite alla tragedia

 Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Gravina di Catania, sarebbe scoppiata una lite tra alcuni presenti e l'uomo, che nel tentativo di riportare la calma, avrebbe inizialmente cercato di placare gli animi, per poi estrarre una pistola ed esplodere alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l'intento di interrompere la rissa, nata per motivi non ancora chiari. Quando il figlio e alcuni suoi amici sono intervenuti per disarmarlo è nata una colluttazione durante la quale sono stati partiti, senza alcuna intenzione e spinti da movimenti inconsulti,altri due colpi uno dei quali avrebbe raggiunto mortalmente il figlio 23enne, Carlo Lo Verde, mentre un altro proiettile ha colpito al tallone un amico del ragazzo.

Arresto immediato per l’uomo

Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno immediatamente praticato tutte le manovre possibili per rianimarlo, il giovane è deceduto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania, che hanno immediatamente fermato il 62enne, apparso naturalmente sconvolto. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri che indagano coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool di magistrati diretto dall'aggiunto Fabio Scavone.


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