Caso Kaufmann, si dimette il direttore generale del ministero della Cultura Nicola Borrelli

Caso Kaufmann, si dimette il direttore generale del ministero della Cultura Nicola Borrelli

Caso Kaufmann, si dimette il direttore generale del ministero della Cultura Nicola Borrelli   Photo Credit: IPA/Fotogramma


03 luglio 2025, ore 09:30

Nelle scorse ore, il ministro, aveva lasciato intendere di voler nominare un altro dirigente per la gestione dei finanziamenti pubblici

Nicola Borrelli ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di direttore generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura. A darne notizia è stato il ministro Alessandro Giuli, che ha espresso la sua stima per il lavoro svolto finora, senza però entrare nel merito delle cause che hanno portato alle dimissioni di Borrelli.La decisione arriva in seguito allo scandalo legato al film "Stelle della notte", per il quale erano stati erogati 863 mila euro di tax credit. Il film sarebbe stato diretto da un presunto regista, Francis Kaufmann, risultato poi essere una falsa identità usata da un certo Rexal Ford, che avrebbe anche presentato un passaporto falsificato per ottenere i fondi pubblici.

GIULI: “ABBIAMO CORRETTO IL SISTEMA”

Le voci di un'imminente avvicendamento alla guida della Direzione Cinema si erano già diffuse nei giorni scorsi, con il ministro Giuli che aveva manifestato l'intenzione di sostituire Borrelli, come riportato da Open. A margine dell'inaugurazione del nuovo Teatro 19 di Cinecittà, Giuli ha rilasciato dichiarazioni sulla gestione dei tax credit per il cinema, rivelando che sono già stati apportati dei correttivi al sistema. "Abbiamo già corretto il sistema," ha dichiarato, aggiungendo che il direttore generale ha firmato un ulteriore decreto per rendere più stringenti le regole e le certificazioni. L'obiettivo è premiare chi rispetta le normative e produce cinema di qualità, evitando che i fondi vengano sottratti da truffatori.

LE PAROLE DI BORRELLI

Come riportato dal quotidiano online Open, proprio Borrelli aveva commentato ieri l’inchiesta su Kaufmann e i soldi del cinema: “Siamo sereni. Abbiamo consegnato tutte le carte, le abbiamo riviste e confermiamo che, rispetto ai decreti attuativi vigenti per quest’opera in particolare, tutte le carte erano regolari. Abbiamo chiesto un’integrazione con ulteriori documenti, non previsti dal decreto, e attendiamo questi per ulteriori valutazioni”. Poi ha aggiunto: «Per molti questo caso ha aperto un vaso di Pandora, ma per noi al ministero era aperto da almeno tre anni. Abbiamo già svolto tantissime indagini e ispezioni ulteriori rispetto a quanto previsto dai decreti, molte delle quali segnalate alla Guardia di Finanza. Mi sembra strano tutto questo clamore ora per un film dietro al quale c’è una storia terribile, mentre quando il ministero ha provato a correggere il sistema non abbiamo ricevuto grande appoggio, anzi siamo stati accusati di voler mettere a tacere il cinema”.



Argomenti

  • Direzione Giuli
  • Ministro Giuli
  • Nicola Borrelli