
Caso Garlasco, Andrea Sempio non si presenta per l'interrogatorio e il Tg1 rivela che una sua impronta è stata trovata vicino al corpo di Chiara Poggi Photo Credit: https://agenziafotogramma.it/
20 maggio 2025, ore 16:45 , agg. alle 17:30
Stando alla rivelazione del telegiornale di Rai 1, la procura di Pavia avrebbe rinvenuto l'impronta della mano di Sempio accanto al cadavere della giovane uccisa il 13 agosto 2007
LA SCELTA DI SEMPIO DI NON PRESENTARSI
Andrea Sempio ha deciso di non rispondere alla convocazione della Procura. Nessuna apparizione in Tribunale, nessuna dichiarazione pubblica, nessun confronto con il procuratore aggiunto Stefano Civardi. A parlare, invece, è il suo avvocato, Angela Taccia, che ha affidato a Instagram un messaggio eloquente: “Guerra dura senza paura”, accompagnato da un’emoji a forma di cuore e dalla frase “CPP we love you”, un chiaro riferimento ironico al Codice di procedura penale. Non una semplice provocazione social, ma un segnale della strategia difensiva adottata dal team legale, che comprende anche il collega Massimo Lovati.
PERCHÉ SEMPIO NON SI È PRESENTATO
Dietro il mancato confronto c’è l’invocazione dell’articolo 375, comma 4 del codice: secondo i legali, la notifica dell’invito a comparire sarebbe arrivata fuori tempo massimo, ovvero senza rispettare il preavviso minimo di tre giorni previsto per legge. In questo caso, spiegano, l’indagato avrebbe il pieno diritto di non presentarsi. Un escamotage, forse legittimo, ma che in molti interpretano come un tentativo di prendere tempo, o peggio, come segnale di tensione crescente in un’indagine che si è riaccesa bruscamente dopo anni di apparente chiusura.
LE POSSIBILI CONTROMOSSE DELLA PROCURA
La Procura, però, non esclude contromosse: se le giustificazioni della difesa verranno giudicate infondate, si potrebbe procedere con l’accompagnamento coatto di Sempio. Il punto critico starebbe in un presunto errore formale nella convocazione, priva, secondo i difensori, dell’avviso obbligatorio che segnala le possibili conseguenze di un’assenza ingiustificata. Da qui la decisione di disertare. Per ora, gli avvocati si limitano a un laconico “vedremo”, lasciando intendere che una nuova convocazione è tutt’altro che esclusa.
ALBERTO STASI ERA ARRIVATO PER L'INTERROGATORIO ALLE 14
Chi invece si è presentato, eludendo il circo mediatico entrando dal retro del palazzo di giustizia, è stato Alberto Stasi. Oggi 41enne e in regime di semilibertà, Stasi è già stato condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata, ma ha accettato di sottoporsi a un nuovo interrogatorio in qualità di testimone assistito. Accompagnato dai suoi legali, si è detto disponibile a rispondere e fare chiarezza, anche se la Procura potrebbe decidere di rinviare la sua deposizione per poterlo ascoltare insieme a Sempio e a Marco Poggi, il fratello della vittima.
ANCHE IL FRATELLO DI CHIARA POGGI, MARCO SENTITO A VENEZIA
Proprio Marco Poggi è stato ascoltato oggi a Venezia, dove si è recato il pubblico ministero Giuliana Rizza insieme agli investigatori. L’obiettivo: raccogliere nuovi elementi sul contesto relazionale di Chiara, sui suoi amici, sulla quotidianità all’epoca dei fatti. Tra quei nomi, anche quello di Andrea Sempio, la cui improvvisa reticenza ha rimesso tutto in discussione. Una mossa che ha rallentato la tabella di marcia della Procura, costretta ora a riorganizzare tempi e strategie. Sul tavolo resta una verità che, nonostante gli anni, continua a sfuggire.