
Brescia: sacerdote agli arresti domiciliari per aver abusato di un ragazzino, era già stato segnalato anni fa Photo Credit: agenziafotogramma.it
16 aprile 2025, ore 14:30
Don Ciro Panigara, parroco di San Paolo nel bresciano, 48enne, a gennaio, aveva dato le dimissioni. Motivo? Le accuse di violenza sessuale mosse contro di lui da un adolescente
A portare all’arresto di don Ciro Panigara, sacerdote bresciano accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, è stata la denuncia di un ragazzino che ha raccontato inizialmente a un’educatrice di aver subito attenzioni dal parroco 48enne. L'uomo si trova ora ai domiciliari. A gennaio scorso, durante una messa nella parrocchia di San Paolo erano state annunciate le dimissioni del parroco, ed era stata letta una lettera scritta dal vescovo di Brescia che aveva anche parlato di situazioni ed elementi di criticità tali da portare a interrompere immediatamente l'esperienza nella comunità parrocchiale.
Il caso esploso a gennaio
In una lettera aperta alla comunità di fedeli di San Paolo, il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, aveva sottolineato che: "Sono emerse situazioni ed elementi di criticità che consigliano di interrompere immediatamente l'esperienza nella comunità parrocchiale". Nella chiesa di San Paolo, il 5 gennaio scorso, l'assemblea che segue la celebrazione della domenica, viene scossa da stupore: "Lo smarrimento che questa decisione provoca in tutti voi fedeli è comprensibile - proseguiva la lettera del vescovo - Il parroco ha rimesso il mandato per poter proseguire con più libertà il suo cammino personale".
Analoghe situazioni negli anni precedenti
L’indagine avviata in seguito alla segnalazione della presunta vittima di abusi, ha poi allargato il campo di sospetti abusi. Don Ciro Panigara, secondo gli inquirenti, avrebbe posto in essere numerose condotte di violenza sessuale aggravata nei confronti di alcuni minori, che gli erano stati affidati per lo svolgimento di attività parrocchiali. Si tratta di storie rimaste nascoste per anni, e che risalgono a un periodo di tempo che va dal 2011 al 2013, a quando il sacerdote era curato in una parrocchia ad Adro, in Franciacorta, sempre in provincia di Brescia. Le presunte vittime anche i quei casi sarebbero stati minori che gli erano stati affidati per lo svolgimento di attività parrocchiali.