Botulino: identificati i prodotti che avrebbero causato le intossicazioni in Calabria, ci sono nove indagati

Botulino: identificati i prodotti che avrebbero causato le intossicazioni in Calabria, ci sono nove indagati

Botulino: identificati i prodotti che avrebbero causato le intossicazioni in Calabria, ci sono nove indagati   Photo Credit: ANSA /ALAA BADARNEH / STF


11 agosto 2025, ore 16:30

La procura di Paola ha diffuso l'elenco degli indagati, ci sono anche cinque medici, le conserve alimentari hanno marchio diverso, ma provengono dallo stesso stabilimento di Scafati

 L'inchiesta sulle intossicazioni di botulino in Calabria, costate la vita a 2 persone: prende più corpo, sono saliti a nove, di cui cinque sono medici, gli indagati dalla Procura di Paola, in provincia di Cosenza.

Nel registro sono finiti l'ambulante che avrebbe venduto i panini con salsiccia e cime di rapa alle vittime e agli altri 16 intossicati, ma ci sono anche tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto potenzialmente inquinato e cinque medici di due strutture sanitarie del Cosentino. Si tratta dei sanitari che hanno curato le due vittime - Luigi di Sarno, 52enne di Cercola, e Tamara D'Acunto, 45enne di Diamante - prima del loro decesso: la Procura guidata da Domenico Fiordalisi ha intenzione di capire se il corretto iter delle cure sia stato applicato da una diagnosi tempestiva, e per questo saranno fondamentali le verifiche sulle cartelle cliniche già sequestrate nei giorni scorsi.

Reati e misure

I reati ipotizzati per i nove indagati sono, a vario titolo, omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Si tratta di un atto dovuto, viene fatto notare, in vista di accertamenti irripetibili: tra martedì e mercoledì, infatti, sono previste le autopsie, oltre a una ulteriore analisi del furgone dove sono stati preparati i panini.

I prodotti richiamati per due marchi di confezioni di friarielli alla napoletana per sospetto rischio di contaminazione da botulino e con il titiro di quelli ieventualmente in giacenza. I richiami sono pubblicati sul sito del ministero della Salute nella sezione dedicata agli operatori. Il richiamo è per due lotti a etichetta Bel Sapore e due lotti a marchio Vittoria, con confezioni da un chilo, provenienti da uno stabilimento a Scafati in provincia di Salerno.

Cos’è il botulino ?

Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, che può contaminare alcuni alimenti e, se ingerita, provoca una brutta intossicazione.E’ una patologia rara ma potenzialmente letale perché non manifesta subito, ma quando la tossina interferisce con il sistema nervoso bloccando la trasmissione dei segnali tra i neuroni e i muscoli.

Le forme di botulismo alimentare si verificano principalmente quando gli alimenti vengono conservati in modo improprio, creando un ambiente favorevole alla crescita del batterio. I cibi più frequentemente associati al botulismo includono vegetali conservati in modo non corretto, come peperoni, pomodori e funghi, che vengono spesso immessi in contenitori di vetro senza il corretto trattamento termico o acidificazione. Anche i prodotti conservati sott’olio, come melanzane, zucchine, aglio o erbe aromatiche, possono essere a rischio. Non sono a rischio botulino, invece, gli alimenti freschi (l’insalata, ad esempio, può essere contaminata dal batterio che produce la tossina, ma quest’ultima si forma solo negli alimenti conservati), gli alimenti cucinati, gelati, surgelati, le conserve acidificate, le marmellate e le confetture, le semi-conserve marinate (il pesce, ad esempio) e i cibi in salamoia, purché preparati con una soluzione contenente almeno il 10% di sale.

Il botulismo: come si combatte

Il botulismo richiede un trattamento tempestivo e specialistico. La cura principale consiste nell’utilizzo di antitossine, che neutralizzano la tossina botulinica e impediscono il progredire della paralisi. L'antitossina deve essere somministrata il prima possibile, idealmente entro 24 ore dai primi sintomi. Inoltre, in molti casi, i pazienti necessitano di un supporto respiratorio in ospedale, per affrontare eventuali difficoltà respiratorie causate dalla paralisi dei muscoli respiratori. La riabilitazione fisica può essere necessaria per recuperare la forza muscolare dopo la fase acuta. Il trattamento è generalmente efficace se avviato tempestivamente, ma la guarigione può richiedere settimane oppure mesi, a seconda della gravità dell'intossicazione.


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