
Bologna ricorda il 45esimo anniversario della strage
02 agosto 2025, ore 16:15
Mattarella, un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista
“Alla presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le istituzioni, un'altra cosa è l'accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare”, è quanto ha dichiarato il presidente dell'Associazione del 2 agosto Bolognesi, dal palco della manifestazione organizzata per ricordare gli 85 morti e i 200 feriti della bomba scoppiata 45 anni fa alla stazione di Bologna. “Condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”, ha aggiunto Bolognesi.
Sergio Mattarella, segno indelebile di disumanità
“La strage della Stazione di Bologna ha impresso sull'identità dell'Italia un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile. Il 2 agosto di quarantacinque anni fa, con i corpi straziati, i tanti morti innocenti, la immane sofferenza dei familiari, lo sconvolgimento di una città e, con essa, dell'intera comunità nazionale, è nella memoria del Paese". Così oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Bologna, l'Emilia-Romagna, l'Italia, risposero con prontezza e fermezza, esprimendo tutta la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il disegno destabilizzante, le complicità presenti anche in apparati dello Stato, le trame di chi guidava le mani stragiste", ha aggiunto il capo dello Stato.
Giorgia Meloni, il governo lavora per la verità
"Il 2 agosto di 45 anni fa il popolo italiano ha vissuto una delle pagine più buie della sua storia. Il terrorismo ha colpito con tutta la sua ferocia la città di Bologna, con un attentato che ha disintegrato la stazione, uccidendo 85 persone e ferendone oltre duecento. Oggi ci stringiamo ai familiari delle vittime e a tutti i bolognesi, e ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia. Il Governo continuerà a fare la sua parte in questo percorso per arrivare alla piena verità sulle stragi che hanno sconvolto la Nazione nel secondo Dopoguerra, a partire dall'impegno portato avanti insieme alle altre Amministrazioni competenti per il versamento degli atti declassificati all'Archivio centrale dello Stato, in un clima di collaborazione con le associazioni dei famigliari delle vittime".
La segretaria del Pd, Elly Shlein, ribadisce la matrice neofascista
"La condanna di Bellini, dopo quella di Cavallini segnano una verità che ormai è incastonata e che chiarisce la matrice neofascista, perseguita attraverso anche la collaborazione di apparati deviati dello Stato che perseguivano un disegno eversivo della Repubblica. Questa è la verità incastonata nelle parole di queste sentenze che devono essere rese pubbliche. Tutti i cittadini e tutte le cittadine devono avere diritto, come chiedono i familiari delle vittime, a poter leggere queste sentenze perché tra le righe di queste sentenze si possono trovare elementi che collegano tra loro le stragi che hanno scritto le pagine più nere della Repubblica. Il processo si è concluso la condanna c'è stata ma da quelle sentenze si potranno approfondire ulteriori aspetti per approfondire quelle stragi".