Bergamo, il direttore del Papa Giovanni XXIII: "Il nostro lavoro instancabile contro il coronavirus"

Bergamo, il direttore del Papa Giovanni XXIII: "Il nostro lavoro instancabile contro il coronavirus"

Bergamo, il direttore del Papa Giovanni XXIII: "Il nostro lavoro instancabile contro il coronavirus"


Maria Beatrice Stasi: "Ieri cento persone in pronto soccorso, la giornata più nera. Ricordiamoci del lavoro del personale sanitario quando l'emergenza sarà finita"

“Al Papa Giovanni XXIII corriamo, siamo in anticipo di un’ora rispetto a ciò che può succedere. Abbiamo trasformato un grande ospedale di eccellenza in un centro Covid, con tutti gli infermieri e i medici in prima linea nella cura dei pazienti con il coronavirus”. E’ il bilancio di Maria Beatrice Stasi, direttore generale di un ospedale - quello di Bergamo - parte di un territorio di gran lunga tra i più colpiti in questa emergenza.

Duemila persone in trincea

Un ospedale, quello di Bergamo, che può contare sul lavoro di personale sanitario in prima linea grazie a una formazione interna di duemila persone. “Ci siamo organizzati riducendo nei limiti del possibile l’attività programmata – spiega Stasi –. Abbiamo ancora una quota di sale operatorie per gli interventi urgenti, i nostri reparti sono ancora operativi. Per il resto abbiamo trasformato buona parte dell’ospedale in struttura Covid. Dal lato dell’organizzazione, i tempi si allungano e il sistema è sempre più esausto”.

Il dolore delle immagini e il lavoro instancabile del personale sanitario

Bergamo è anche la città che negli scorsi giorni ha visto le immagini dei carri dell’Esercito con decine di salme a bordo. “In questo mese, lo dico da donna e da cittadina prima che da direttore, ho immagazzinato così tanto dolore che faccio fatica a contenerlo – continua Stasi –. Le immagini che abbiamo visto sono da stato di guerra. Ogni giorno raccolgo chiamate del mio personale provato: donne e uomini che raccontano scene esasperanti. La nostra funzione è anche quella di tenere insieme il gruppo, la squadra”. Una precisazione. “Il sistema sanitario sta dando il massimo, tutti devono contribuire stando a casa. Non potremo dimenticarci del lavoro dei sanitari a emergenza finita. Parliamo in molti casi di gente che guadagna 1600-1700 euro al mese e ora è lì con una tuta e con la mascherina per ore: loro devono avere il nostro plauso e il loro lavoro dovrà insegnare. Torneremo ad essere il grande Papa Giovanni XVIII che siamo stati nel tempo”.

Da ospedale a centro di gestione dell’emergenza 

Il passaggio da ospedale a centro di gestione dell’emergenza è un processo delicato: “Chiedere a medici che si occupano di altro di entrare nella filiera dell’urgenza non è semplice - ci conferma il direttore generale del Papa Giovanni XXIII -. E' per questo motivo che abbiamo organizzato un corso formativo quotidiano, anche con i medici militari inviati dalla Difesa. I nostri pneumologi, dopo il loro turno, si fermano due ore per fare formazione. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà, a cominciare dalla donazione al nostro ospedale di dispositivi di protezione individuale". Non tutti i pazienti che entrano in pronto soccorso lo fanno per il coronavirus. “Ho notato che improvvisamente la quota di accessi si è ridotta: questo la dice lunga sui comportamenti del passato. Da sempre diciamo quanto sia importante non intasare il pronto soccorso”. 

"Ieri cento persone al pronto soccorso: la giornata peggiore"

"Ci occupiamo dei problemi passo dopo passo", ci racconta Stasi. Come è avvenuto nelle scorse ore. "Ieri pomeriggio, ad esempio, mi sono attaccata al telefono per trovare posti letto in cui trasferire pazienti in condizioni di media gravità per svuotare il pronto soccorso. La situazione era delicata: ieri qui sono arrivate cento persone, quasi tutte per coronavirus: è stata la giornata peggiore in assoluto dell’ultimo mese”.

Quelle richieste di rassicurazioni dei pazienti

Nello stato d’animo di chi arriva, prevale la paura. “I pazienti chiedono a noi una rassicurazione. Arrivano senza parenti, senza qualcuno che li possa confortare, qui in ospedale lavorano operatori capaci di donare parole di speranza a questi pazienti. Credo che quando tutto passerà, da queste situazioni avremo umanamente qualcosa da imparare. Intanto ce la mettiamo tutta”.




Argomenti

coronavirus
covid 19
bergamo
maria beatrice stasi

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • Terremoto di magnitudo 7.5 in Cile, le autorità diramano l'allerta tsunami

    Terremoto di magnitudo 7.5 in Cile, le autorità diramano l'allerta tsunami

  • Due bimbi di 6 e 8 anni hanno forse salvato  la vita della loro madre, il marito è morto poco distante in un incidente stradale

    Due bimbi di 6 e 8 anni hanno forse salvato la vita della loro madre, il marito è morto poco distante in un incidente stradale

  • New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in rotazione “In auto alle 6.00” di Emis Killa ft. Lazza, “Scelte stupide” di Fedez e Clara, “Ma che vuò” di Florinda “Priceless” dei Maroon 5 ft. Lisa, “Non sono io” di Noemi e “Cosa ti amo a fare?” di Rocco

    New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in rotazione “In auto alle 6.00” di Emis Killa ft. Lazza, “Scelte stupide” di Fedez e Clara, “Ma che vuò” di Florinda “Priceless” dei Maroon 5 ft. Lisa, “Non sono io” di Noemi e “Cosa ti amo a fare?” di Rocco Hunt

  • RTL 102.5 è radio partner del Giro d’Italia 2025

    RTL 102.5 è radio partner del Giro d’Italia 2025

  • In scena a Milano la sesta edizione di Italy Bares con il nuovo spettacolo "Clichè"

    In scena a Milano la sesta edizione di Italy Bares con il nuovo spettacolo "Clichè"

  • Conference League. Fiorentina ko a Siviglia, la viola guarda al Franchi per la rimonta

    Conference League. Fiorentina ko a Siviglia, la viola guarda al Franchi per la rimonta

  • Pirotecnico 3-3, tra Barça e Inter si decide a San Siro martedì prossimo

    Pirotecnico 3-3, tra Barça e Inter si decide a San Siro martedì prossimo

  • Florinda a RTL 102.5: “Il brano è nato un po’ per gioco, l’ho pubblicato sui social ed è piaciuto molto. Ora penso ad un album”

    Florinda a RTL 102.5: “Il brano è nato un po’ per gioco, l’ho pubblicato sui social ed è piaciuto molto. Ora penso ad un album”

  • The Flight - Piano di Volo con Claudio Baglioni da Cesena

    The Flight - Piano di Volo con Claudio Baglioni da Cesena

  • Lo smog ci seppellrà, emergono dati pessimi sulla qualità dell'aria in tutta la  penisola

    Lo smog ci seppellIrà, emergono dati pessimi sulla qualità dell'aria in tutta la penisola