Ballerina, trama e recensione del nuovo film tratto dall’universo narrativo di John Wick

Ballerina, trama e recensione del nuovo film tratto dall’universo narrativo di John Wick Photo Credit: Leone Film Group
12 giugno 2025, ore 09:00
Un action movie al femminile ben strutturato che predilige l’azione sulla narrazione
Ana De Armas entra a far parte dell’universo narrativo di John Wick.
Esce oggi nelle sale italiane “Ballerina”, il primo spin off della celebre saga con Keanu Reeves. Dopo il successo inaspettato dall’ultimo capitolo ufficiale, uscito nel 2023, la Sony ha pensato bene di espandere i confini narrativi del brand e introdurre nuove storie parallele e nuovi volti, che possano trasformare anche John Wick in un universo espanso.
Arriva sul grande schermo italiano oggi, nell’ultimo giorno dell’iniziativa di Cinema in Festa e, quindi, con la possibilità di pagare il biglietto per qualsiasi film soltanto 3,50€.
BALLERINA, LA TRAMA DEL FILM
Un vero e proprio interstizio narrativo, ambientato durante gli eventi del terzo e del quarto capitolo della saga. Eve Macarro (Ana de Armas), inizia il suo addestramento presso l'accademia del Tarkovsky Theater di New York, dove si formano ballerine e assassine attraverso una rigida disciplina.
Il film si apre con un prologo dove Eve è bambina: la madre è morta, mentre il padre Javier viene ucciso poco dopo aver aiutato la piccola a fuggire da un agguato.
Dodici anni più tardi, Eve è ormai un'assassina letale, addestrata nel combattimento corpo a corpo e con armi da fuoco. Il suo obiettivo è chiaro: trovare e uccidere i responsabili della morte del padre, anche se ciò comporta infrangere antichi equilibri tra organizzazioni criminali.
BALLERINA, LA RECENSIONE
La pellicola con Ana De Armas si comporta come ci si sarebbe aspettato da “Mission Impossible - The Final Reckoning”: prediligere l’azione sacrificando la narrazione che anzi il più delle volte è al servizio delle sequenze squisitamente action.
È come se il regista Len Wiseman e il suo sceneggiatore Shay Hatten fossero perfettamente consapevoli di non avere tra le mani un intreccio particolarmente rivoluzionario e originale e per questo scelgono di focalizzare il fulcro del film nelle scazzottate e nel dinamismo. I dialoghi sono essenziali e ridotti all’osso, la storia è semplice ma funzionale e ben strutturata.
D’altronde il pubblico che entra in sala per vedere un film tratto dall’universo narrativo di John Wick si aspetta questo: un buon action movie che sappia intrattenere mostrando i muscoli con classe ed eleganza.
Il film rispetta in pieno i requisiti necessari per una pellicola di questo genere: azione ben coreografata e spesso divertente, un uso meticoloso della messa in scena, e che quindi non trascuri la bellezza puramente estetica. Le sequenze di lotta spingono in avanti la narrazione e aiutano i personaggi ad acquistare personalità. Tutto ciò che invece, l’ultimo “Mission Impossible”, rifiuta di fare, provando ad abbracciare un discorso editoriale e narrativo che però finisce per annoiare, oltre che facendo acqua da tutte le parti. “Ballerina”, invece, con meno clamore e in punta di piedi, riesce a fare centro.
Merito, ovviamente, anche di Ana De Armas che crea una recitazione tutta basata sul corpo e sulla fisicità, trasmettendo crisma ed emozione con uno sguardo o un cazzotto.
La pellicola, però, ha incassato appena 25 milioni di dollari durante il suo primo weekend negli Stati Uniti, deludendo le aspettative. Chissà se il brand troverà più fortuna da noi.