Azzurri a Londra, domani la semifinale degli Europei contro la Spagna

Azzurri a Londra, domani la semifinale degli Europei contro la Spagna

Azzurri a Londra, domani la semifinale degli Europei contro la Spagna


La nazionale di Roberto Mancini è tra le più belle realtà di questo Europeo e ora cerca la finale; la Spagna non fa paura come un tempo, ma resta un avversario da affrontare con grande cautela; a parte Spinazzola, confermata la formazione che ha battuto il Belgio, il ct difende Ciro Immobile

Eccoci di nuovo a Londra. Pronti a giocarci l’accesso in finale. Roberto Mancini ci ha sempre creduto, da quando ha avviato il progetto. Ora, anche gli scettici si stanno convincendo: la Nazionale azzurra è cresciuta e a questo punto non può più nascondersi. Certo, non bisogna commettere l’errore di pensare che – battuto il Belgio- la strada adesso sia in discesa. Non è così


LA SPAGNA CI CREDE

La Spagna va affrontata con grande rispetto e massima cautela. Perché è vero che l’Italia in questo torneo è stata più continua e convincente, ma non bisogna fidarsi. Luis Enrique guida una squadra giovane, ricca di talento, magari un po’ povera di esperienza. Per la prima volta nell’elenco dei convocati non figurano giocatori del Real Madrid e la circostanza in Spagna ha sollevato più di una polemica: non sono mancati i veleni intorno alle Furie Rosse, che nel girone hanno pareggiato due partite su tre e che poi per andare avanti hanno avuto bisogno dei tempi supplementari con la Croazia negli ottavi e addirittura dei calci di rigore con la Svizzera nei quarti. Ma adesso che sono in semifinale proveranno a trasformare il loro Europeo in trionfo, dopo essere partiti in sordina.


TUTTA UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO

Il percorso dell’Italia è stato decisamente più lineare e meno sofferto: tre vittorie senza discussione nel girone iniziale contro Turchia, Svizzera e Galles. Poi un po’ di sofferenza con lieto fine negli ottavi contro l’Austria, infine successo netto e meritato ai quarti contro il Belgio, che occupa il primo posto nel ranking mondiale. Ogni volta l’Italia ha saputo fare un passo in avanti verso la consacrazione: ora l’asticella si alza ancora, perché gli azzurri affronteranno la Spagna con appiccicato addosso il ruolo di favoriti, visto il percorso effettuato fin qui; bisognerà saper gestire questa pressione, che in alcuni casi può paralizzare, e bilanciare con l’autostima accumulata fin qui, dosando bene l’entusiasmo, che può essere un’arma a doppio taglio.


PARTITA A CENTROCAMPO

In Spagna è nato il tiki taka e ha preso piede la costruzione del gioco fin dalla linea difensiva. E la Nazionale di Luis Enrique si inserisce nel solco della tradizione cercando di mantenere il più a lungo possibile il possesso palla. Ma ora anche l’Italia gioca così, anche se si cerca maggiormente la velocità. Non è più tempo di catenaccio e contropiede, non si parla più di aggressività e ripartenze, dal commissario tecnico è arrivato l’input di provare sempre a imporre il proprio gioco. Quindi la partita di Wembley vedrà due squadre che cercheranno di impossessarsi del centrocampo, non sarà un incastro ma uno scontro. La mediana azzurra con Barella Jorginho Verratti abbina qualità e solidità; ma anche gli spagnoli hanno un giusto mix tra classe e sostanza, tra esperienza e gioventù con l’eterno Busquets, il giovane talento Pedri e il solido Koke.


SCHIERAMENTI ANNUNCIATI

Sulla distinta delle formazioni non dovrebbero esserci grandi sorprese. Roberto Mancini vuole toccare il meno possibile una macchina che fin qui è andata molto bene: ovviamente si sentirà parecchio l’assenza forzata di Leonardo Spinazzola, una delle migliori realtà azzurre in questo Europeo. Lo dovrebbe sostituire Emerson Palmieri. In attacco, nonostante la brutta prestazione contro il Belgio, come centravanti verrà confermato Ciro Immobile; Mancini in conferenza stampa lo ha difeso, ha ricordato che ha vinto la Scarpa d’Oro e ha sottolineato come spesso in queste grandi manifestazioni sia il più criticato a risultare poi decisivo. Nella Spagna indisponibile Sarabia, al suo posto il brillante Dani Olmo. 

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