Autostima e abbandono sportivo, al via il programma Body Confident Sport al fianco di coach, insegnanti e atlete con Jasmine Paolini

Autostima e abbandono sportivo, al via il programma Body Confident Sport al fianco di coach, insegnanti e atlete con Jasmine Paolini Photo Credit: Gianmarco Chieregato
05 maggio 2025, ore 16:59 , agg. alle 18:17
Con la campagna #KeepHerConfident e il programma Body Confident Sport, Dove, brand di Unilever, mette in campo un aiuto concreto per creare un ambiente sportivo sicuro e inclusivo che ispiri fiducia nelle giovani atlete
L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti e grandi incertezze per le giovani ragazze e i giovani ragazzi che si trovano ad affrontare un mondo che cambia. Ma a cambiare è anche il loro stesso corpo, spesso più repentinamente del previsto e comunque senza che – a volte – abbiano il tempo di rendersene conto per affrontare serenamente le novità. Ecco che in modo particolare le ragazze possono sentirsi vulnerabili, esposte al giudizio altrui. Accade anche nello sport, che da fonte di svago e benessere può diventare una prova sociale troppo dura da affrontare da sole. Lo dimostrano anche i dati: secondo un recente studio, una ragazza su due tra i 13 e i 17 anni abbandona lo sport anche a causa di bassa autostima e mancanza di fiducia nel proprio corpo. Per rispondere al fenomeno, Dove, brand di Unilever, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’autostima nelle giovani ragazze nel mondo dello sport con il programma Body Confident Sport, per dare ad allenatori e insegnanti di educazione fisica un supporto concreto per personalizzare il loro allenamento e ispirare la fiducia nelle loro ragazze.
Il progetto
Proprio per lavorare concretamente alla creazione di un ambiente sportivo e sociale sereno e sicuro è stata lanciata la campagna #KeepHerConfident di Dove, insieme al programma Body Confident Sport. Per fornire un aiuto reale alle atlete è stato realizzato, con il supporto di partner scientifici autorevoli, un kit gratuito rivolto ad allenatori e – dal prossimo anno scolastico - anche agli insegnanti di educazione fisica, con l’obiettivo di aiutare le giovani atlete ad alimentare l’autostima e la consapevolezza del proprio corpo, generando un cambiamento positivo. Lo scopo è mettere in piedi un contesto di allenamento sicuro e inclusivo attraverso lezioni ed esercizi pratici. Tutto in modo che le ragazze e le giovani atlete possano sentirsi a proprio agio nel fare sport evitando così di abbandonarne la pratica. Il programma fa parte di Dove Progetto Autostima, con cui da oltre vent’anni Dove cerca di insegnare alle giovani generazioni, a partire dai banchi di scuola, a crescere con un rapporto positivo nei confronti della propria immagine, a scoprire la propria unicità e ad amarla. Un programma che In Italia, dal 2019 ha già coinvolto complessivamente circa 1,8 milioni di bambine e bambini.
I numeri
A fotografare una situazione non semplice proprio per le giovani ragazze è stata un’indagine compiuta a livello globale su ragazze e ragazzi tra i 9 e i 17 anni che restituisce numeri che fanno riflettere: tre ragazze su quattro pensano che lo sport sia un modo per costruire la propria autostima, eppure una su due tra i 13 e i 17 anni abbandona l’attività sportiva. Di queste, due su tre lo fanno per mancanza di fiducia nel proprio corpo, diretta conseguenza di quelle incertezze legate a una scarsa sicurezza in sé. Ancora i numeri mostrano che in circa il 70% dei casi un ruolo decisivo lo giocano allenatori e insegnanti di educazione fisica, a cui il progetto è rivolto, specialmente nel momento in cui si sceglie di proseguire o interrompere l’attività sportiva.
Jasmine Paolini scende in campo
A farsi promotrice dei messaggi di sensibilizzazione della campagna è Jasmine Paolini, campionessa del tennis italiano ed esempio concreto di come l’autostima e la fiducia in se stessi contino nel percorso di una giovane atleta. “Credo che ogni tipologia di corpo sia adatta a fare qualsiasi disciplina e che ognuno possa fare piccoli miracoli, a prescindere dai limiti veri o presunti. Io stessa nel mio percorso ho subito forti critiche per non essere abbastanza alta o per non avere il fisico adatto per ottenere risultati in campo, ma ho cercato di non perdere la fiducia in me stessa seguendo la mia passione per lo sport” ha dichiarato Paolini. “Insieme possiamo rafforzare la sicurezza nel nostro corpo, e continuare a fare lo sport che amiamo”. Con il suo esempio positivo, la tennista italiana sarà ambassador di Dove per il progetto.