Adam a Milano, bimbi palestinesi in Italia per curarsi

Adam a Milano, bimbi palestinesi in Italia per curarsi Photo Credit: Fotogramma.it
12 giugno 2025, ore 00:12
Tajani all'arrivo gli regala pallone, 'speriamo ritrovi sorriso'
Ha perso tutti i fratellini e il papà, uccisi a Gaza da un raid israeliano. Ma ora, trasportato con un volo umanitario, il piccolo Adam è a Milano assieme alla madre, la dottoressa Alaa al-Najjar che era al lavoro al Nasser Medical Center quando i jet di Tel Aviv hanno sganciato le bombe sulla sua casa. A curare le fratture agli arti di Adam ci penseranno i medici dell'ospedale Niguarda. A quelle dell'anima, semmai sia possibile, dovranno invece pensarci la madre e il personale che si occuperà da oggi del supporto psicologico all'undicenne.
TAJANI, CONTINUEREMO AD AIUTARLI
"È un regalo a queste famiglie portare il sorriso nei volti delle mamme, dei papà, di famiglie martoriate dalla guerra. Abbiamo fatto tanto come Italia", sottolinea il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha accolto il bambino regalandogli un pallone. Nell'ambito delle operazioni di evacuazione sanitaria e accoglienza portate avanti dal Governo italiano, i voli umanitari per l'Italia con a bordo pazienti palestinesi provenienti da Gaza sono stati tre. Ad attendere l'aereo a Milano, oltre al ministro Tajani, c'erano anche gli assessori regionali della Lombardia Guido Bertolaso e Gianluca Comazzi, il personale Areu tra cui il Direttore generale Massimo Lombardo e la struttura maxi emergenze, due mediatori culturali, il personale dell'Aeronautica Militare, della Protezione civile e dell'Oms. "Siamo a oltre 700 palestinesi - osserva Tajani - che hanno lasciato Gaza" per l'Italia dall'inizio della guerra. "Siamo riusciti a organizzare un viaggio perfetto. Tra le tante disgrazie che vive quella terra, oggi ha avuto un momento di positività", aggiunge il vicepremier, auspicando che questi bambini "possano essere curati nel modo migliore, possano tornare a vivere sereni, lontani dalle bombe, in un clima diverso e che possano recuperare il sorriso".
L'AERONAUTICA E LA PROTEZIONE CIVILE
L'evacuazione è stata possibile anche grazie al ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha reso disponibili gli assetti delle Forze Armate per organizzare i trasferimenti. A seconda delle ferite e dei traumi riportati da ciascun paziente, spiega la Protezione Civile, si è proceduto ad inviarli negli ospedali di riferimento per quel tipo di patologia specifica. "Ringrazio sentitamente l'Italia per aver organizzato questa operazione e accolto i pazienti di Gaza, non solo oggi, ma anche dall'avvio delle evacuazioni mediche sostenute dall'Ue", commenta la Commissaria europea per la parità, la preparazione e la gestione delle crisi, Hadja Lahbib, secondo cui "l'evacuazione medica di 17 pazienti da Gaza dimostra la tangibile solidarietà dell'Ue con la popolazione sofferente di Gaza: i civili, in particolare donne e bambini, che non avrebbero mai dovuto essere un bersaglio". Quella che porta in Italia Adam, hanno spiegato la Farnesina e il ministero della Difesa, è la più importante operazione di evacuazione sanitaria finora sostenuta: coinvolge minori feriti e malati per un totale di 17 pazienti e 53 loro familiari accompagnatori, 70 persone in tutto. L'uscita da Gaza è stata resa possibile grazie a un intenso lavoro diplomatico, che ha visto impegnate l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme e i funzionari della Presidenza del Consiglio. Evacuazione sanitaria che è stata realizzata anche con il supporto del Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione Europea e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, grazie alle sinergie tra Farnesina, ministero della Difesa, ministero dell'Interno e Dipartimento della Protezione Civile.
I MEDICI
A bordo dei velivoli, a garanzia dell'assistenza medica continua, presenti unità mediche e sanitarie militari e della Croce Rossa Italiana, oltre a personale della Protezione Civile e dell'Unità di Crisi della Farnesina. I voli sanitari sono destinati a Milano, Verona e Pratica di Mare. Ad attendere i pazienti palestinesi, le strutture ospedaliere che hanno dato disponibilità: il Regina Margherita di Torino, gli ospedali Niguarda e Policlinico di Milano, l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, le Aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona, il Meyer di Firenze, l'ospedale pediatrico Apuano di Massa, l'ospedale Maggiore di Bologna, il Policlinico di Modena, gli ospedali Gemelli e Bambino Gesù di Roma. Questa operazione rientra nel più ampio impegno del Governo italiano a sostegno della popolazione di Gaza, con l'invio di aiuti umanitari, cibo e assistenza. L'Italia, secondo fonti ministeriali, si conferma il quarto Paese al mondo - il primo fra quelli occidentali - ad aver organizzato l'evacuazione e il trasferimento in ospedali specializzati di pazienti provenienti dalla Striscia.