A Teheran la piazza grida vendetta dopo gli attacchi americani ai siti nucleari dell’Iran

A Teheran la piazza grida vendetta dopo gli attacchi americani ai siti nucleari dell’Iran Photo Credit: agenziafotogramma.it
22 giugno 2025, ore 18:02 , agg. alle 12:00
Per il momento non sono previste altre operazioni militari, così il segretario di stato Usa Marco Rubio
A Teheran la piazza grida vedetta. dopo gli attacchi messi a segno dai bombardieri americani la scorsa notte contro i tre siti nucleari chiave dell’Iran. Anche il presidente Pezeshkian ha partecipato alla imponente manifestazione di protesta contro gli Stati Uniti che si è svolta oggi nella capitale, come hanno mostrato immagini diffuse dalla Tv dello stato islamico. Il capo del Pentagono Hegseth ha confermato la distruzione del poteziale nucleare irananiano, parlando di una successo schiacciante nel corso di una conferenza stanpa. Poi Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato che, al momento, non sono previste altre operazioni militari. "Il mondo ora è più sicuro, l'Iran non sfiderà Donald Trump" ha aggiunto Rubio, precisando che la Casa Bianca è pronta al dialogo. "Nessuno saprà per giorni se, come ha sostenuto Teheran, sia stato spostato parte del materiale nucleare prima degli attacchi", ha detto infine Rubio. Linea dura dell’Iran che, dopo avere annunciato conseguenze irreversibili, si appresterebbe a chiudere lo stretto di Hormuz in cui passa un quinto del petrolio mondiale. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu questa sera si riunirà per una sessione d'emergenza. L’Iran ha chiesto l’adozione di misure urgenti. In Israele si contano oltre 20 feriti dopo il lancio questa mattina di 30 missili iraniani mentre i caccia di Tel Aviv hanno sganciato nelle ultime ore 60 bombe su obiettivi militari della Repubblica Islamica.