2025-2027, per l’Italia campagna elettorale no stop. In autunno 6 Regioni. Poi ciclo continuo fino alle Politiche

2025-2027, per l’Italia campagna elettorale no stop. In autunno 6 Regioni. Poi ciclo continuo fino alle Politiche

2025-2027, per l’Italia campagna elettorale no stop. In autunno 6 Regioni. Poi ciclo continuo fino alle Politiche   Photo Credit: agenziafotogramma.it


29 luglio 2025, ore 15:48

Nella primavera del 2026 saranno chiamati al voto i cittadini dei Comuni che, per la deroga dovuta al Covid, sono andati alle urne nell'autunno 2021. Tra gli altri Roma, Milano, Bologna, Torino e Trieste. Nel 2029 il nome del nuovo presidente della Repubblica

Urne a ciclo continuo per gli italiani. A dispetto dei dati sempre meno confortanti sull'affluenza i cittadini saranno chiamati, da qui alle politiche del 2027 e oltre, a un vero e proprio tour de force elettorale.

L’antipasto

L'antipasto c'è già stato tra maggio e giugno con due milioni di persone chiamate al voto per oltre 100 Comuni tra i quali Genova, Taranto, Matera e Ravenna. E il successivo ballottaggio al quale sono stati abbinati i referendum sul lavoro e la cittadinanza l'8 e 9 giugno. Si prepara, poi, l'autunno caldo delle Regionali. Niente election day con le Marche che hanno aperto le danze annunciando che il successore del governatore di centrodestra Francesco Acquaroli (che corre per il bis) sarà scelto il 28 e 29 settembre 2025. Un test regionale che assume anche un valore politico al quale seguiranno, entro il 23 novembre, quelli di Valle d'Aosta, Puglia, Campania, Toscana e Veneto. A essere chiamati a esprimersi saranno, complessivamente, oltre 15 milioni di italiani.

I Comuni

Nella primavera del 2026 saranno chiamati al voto i cittadini dei Comuni che, per la deroga dovuta al Covid, sono andati alle urne nell'autunno 2021. Tra gli altri Roma, Milano, Bologna, Torino e Trieste. Ma, sempre nello stesso periodo, con un possibile election day, si voterà anche per il referendum, che il governo ha già messo nel conto, sulla riforma costituzionale della giustizia sulla separazione delle carriere. Un referendum confermativo che non richiede, dunque, il raggiungimento del quorum. Il 2027 la campagna elettorale continua ci porterà alle elezioni politiche probabilmente in primavera con un possibile election day con le grandi città chiamate alle urne. Tra le altre Cuneo, Padova, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Viterbo, Catanzaro, L'Aquila, Palermo e Messina. E si voterà anche per il rinnovo del governo in Sicilia.

Il premierato

A distanza di sicurezza dalle politiche, almeno nei calcoli del centrodestra, potrebbe svolgersi, nel 2028, il referendum sulla riforma costituzionale del premierato. Nello stesso anno si voterà per il rinnovo della guida del Trentino Alto Adige. Nel 2029 saranno chiamati alle urne, tra gli altri, i cittadini di Liguria, Umbria, Calabria ed Emilia Romagna, che hanno votato, per diversi motivi, nell'autunno 2024. Spetterà invece al Parlamento e ai delegati regionali il compito di scegliere il nome del nuovo presidente della Repubblica: il mandato di Sergio Mattarella scade, infatti, il 3 febbraio. E nel 2030 il ciclo ripartirà con i Comuni e le Regioni che hanno votato quest'anno.



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